Si tratta di un libro nato dalla collaborazione tra due artisti. Questo testo è stato un ulteriore esperimento: è un testo teatrale, ma non risulterebbe adatto al teatro siccome troppo simile ad un romanzo di avventura-fantastico. Inoltre, la storia è stata adattata a una visual novel e non a uno spettacolo teatrale. Questa favola è esplicitamente (e volutamente) poco realistica e molto favolistica. Leggendo la storia inizialmente possiamo intuire un'ambientazione seicentesca o settecentesca, ma in realtà non esiste un periodo specifico per definire lo spazio e il tempo nel quale si sta svolgendo la trama, non si può evincere nemmeno dalla tipologia di nomi dei personaggi, o dai riti religiosi accennati. La completa confusione data da queste incertezze è un effetto ricercato dall'autrice proprio per rendere d'impatto più favolistico il libro. Questa storia è costruita similmente a un libro game - un libro che mette a disposizione del lettore diverse scelte nel corso della storia, scelte che porteranno a finali diversi. Questo libro mantiene delle caratteristiche ibride che hanno caratterizzato anche altre sperimentazioni dell'autrice.