La bella Fortuna e il sempre giovane Caso non eran i soli tra le tante splendenti entità vi erano anche Tempo e Natura ad influire sull’uomo e sui suoi capricci: tanti filosofi, tanti storici, tanti psicologi, tanti esseri umani studiano quello ch’è l’effetto di Tempo e di Natura. Tempo scorre inesorabile, Natura è impervia, benevola a volte, meschina altre. Come può, quindi, una specie tanto fragile affrontare il dolore della Vita che avanza e della Morte che s’avvicina? Attraverso l’arte, attraverso la rappresentazione, la pittura, la fotografia, il cinema. Quante invenzioni l’uomo crea per rendersi immortale. Ogni uomo invidia l’immortalità di Tempo, di Caso, di quelle favolose entità che han creato il mondo, il nostro mondo verde, ricco, equilibrato. Per quanti siano gli sforzi dell’uomo e di sua Umanità, Natura, Vita e Morte vinceranno sempre. Perché non venerarle, nella loro magnificenza? Perché avere paura della loro apparenza e non osservare quanto un’intelligenza come la nostra Abbia potuto creare, in così poco tempo? Questo è uno splendido dono e va sfruttato fin quando avremo modo di esistere e di cambiare il mondo e influire sugli altrui sentimenti, a nostro modo. Ogni essere umano si impone un obbiettivo, uno scopo nella nostra complessissima e stratificata società. La nostra vita si basa sulla comunicazione Sul rapporto cogli altri. Apprezziamo questo dono che ci è stato fatto E facciamone un buon uso: facciamo del bene, apprezziamo la Vita, fin quando il Tempo e il Caso ce lo concederanno.
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