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Il Libro dei Sussurri: Genesi



Inizialmente era il Nulla: vestito di ogni colore.

Sua quieta compagna era Eternità.

Ebbero due figli: Tempo e Caso,

indispensabili l’uno all’altro, vivevan in armonia,

come eterni bambini;

Quando avvenne che Caso, annoiato,

volle giocare con il fratello amato:

rubarono così al padre il nero

e con questo disegnarono l’Universo.

La loro scarsa abilità li rese ben poco fieri

della lor opera.

Rubaron allora tutti i colori

ed i celesti tratti al vuoto spazio assegnarono.

Primo fu il Sole, dal giallo tepore, poi venne Mercurio,

e Venere, e Giove, e Marte. Quando, annoiati

dai color giallastri, col blu vollero continuare,

venne Urano, e Nettuno, e, il più oscuro, Plutone.

Fu al fine che, stanchi del loro gioco, si addormentarono

sulla loro celeste opera, macchiati dei colori utilizzati:

fu così che, leggere, le gocce caddero dalle loro mani

e divennero stelle e meteore.

Il loro sogno animò i celesti corpi:

Tempo diede moto ai pianeti e Caso si dilettò

nel scontrare stelle e meteore, in esplosioni di colori.

Così, dal turbine di colori del loro gioco,

si macchiaron i pianeti e, dallo scontro

si venne a creare la Terra, e poi la Luna, amante

della sua bellezza, che le gira perpetuamente attorno.

Nel gioco di Tempo e Caso, nacquero i Viventi, e,

con loro, l’essere umano: sempre seguito dalla

fanciulla Fantasia e dalla cieca Fortuna,

entrambe figlie della loro Mente.

Fu così che, dalla Fortuna, nacquero Vita e Morte:

eterne litiganti che, nel loro litigio, crearon Malattia,

Amore e Odio.

Ovunque Vita camminasse, Giorno e Notte la seguivano

e Anime infestavano le creature nascenti,

e Natura cresceva rigogliosa;

Ovunque morte passasse, tutto si fermava

e l’Umanità compariva: con sue debolezze e fragilità.

L’essere umano ebbe così la vita

assieme ai Viventi suoi simili, possessori di Anima.

Fu diverso solo in una cosa:

per volontà di Natura, figlia della Vita,

lor ebbero Umanità, con questa coraggio, pietà e viltà.

Un dono di gran pregio, ma anche di più grande peso.

Aggiunte a’ quelle fisiche,

pur la mente fu intaccata da’ sofferenze.

È così che inizia agognata

la ricerca di dei ed entità di superiore grado,

che risposte dian a’ Natura e Fato.

La giovin Fortuna menomata alla nascita

non fa che aumentar nei umani depression ed angoscia,

perché incapace di sparger Bene e Mal a loro piacimento.

È sempre la Mente umana a creare Luce e Oscurità,

a creare Bene e Male, la Speranza e la Rassegnazione,

chi elogiare e chi punire, il potere e l’inutilità.

Essere umano crea diversità, follia, magia.

Mente così forte, ma al tempo stesso, così fragile,

che al confronto con Caso, o Tempo, non trova soluzione

se non tortura e sconforto.

Così si crea il Mondo a noi familiare.

Per sempre governato dai Giocondi Bambini,

Vita e Morte, dall’invincibile furore

che non dovrà mai essere sottovalutato.

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