Sono tante le ragioni per cui un autore può scegliere l’autopubblicazione: dal desiderio di mantenere il controllo sul proprio testo, alla scelta di pubblicare comunque un manoscritto che non ha ottenuto alcun successo con le case editrici. In qualsiasi caso, si tratta non solo di una scelta legittima, ma anche di una scelta coraggiosa.
Pubblicare in self non è affatto facile come ti dicono.
È ovvio che i siti di self-publishing parlino sempre e solo bene dei propri servizi, ma il concetto che si deve avere in mente prima di fare questa scelta è: gratuito vuol dire complicato.
Ciò non vuol dire che pubblicare in self sia la scelta sbagliata, anzi può essere davvero la svolta giusta per la vostra carriera da scrittori. E, chiariamoci, è sempre meglio che pubblicare con una “casa editrice” truffaldina che ti chiede soldi per la stampa delle copie. Con il servizio di print-on-demand non spenderete niente e avrete solo da guadagnarci.
Succede anche, a volte, che degli autori autopubblicati vengano notati da qualche casa editrice e che firmino contratti proficui. Non è cosa comune, ma può comunque accadere visto che con i migliori siti di self-publishing si mantengono tutti i diritti sul proprio libro.
Allora perché è complicato? Lo è perché il fatto di pubblicarsi da soli implica il dover gestire da sé tutta una serie di servizi che una casa editrice (una di quelle vere!) solitamente presta agli autori. Tra questi troviamo: la correzione di bozze e l’editing, la promozione, la pubblicazione, la diffusione, l’ufficio stampa e tante altre cose che hanno lo scopo di vendere il prodotto. In mancanza di questi servizi (che comunque anche molti siti di self-publishing offrono, pur a pagamento), nel caso non si voglia spendere soldi, ci si deve saper arrangiare. L’autore self impara in fretta a cavarsela da solo, studia il proprio manoscritto; provvede al beta-reading; nei casi migliori investe soldi propri nel lavoro di professionisti per la correzione di bozze, la grafica del libro e altro; progetta una strategia di marketing per vendere più copie – le strategie più utilizzate riguardano il content marketing: ovvero la creazione di spazi online come blog, canali YouTube, pagine social, e via discorrendo per attirare l’interesse degli utenti; oltretutto, l’andamento delle vendite va costantemente monitorato.
Se si vuole diventare un self-publisher, bisogna informarsi, prima di tutto, sulle varie maestranze legate al mestiere del libro e poi buttare giù un business plan chiaro e conciso.
Per queste ragioni autopubblicarsi diviene un effettivo lavoro e un investimento, soprattutto se ci si vuole far conoscere sul serio. Un articolo molto interessante sui “costi del self-publishing” lo trovate sul canale di Libroza, scrittrice ed editor, esperta di self-publishing e book marketing. L’autrice ha pubblicato inoltre anche una guida all’autopubblicazione tra le più apprezzate online.
Altro video che consiglio assolutamente è quello di Chiara Beretta Mazzotta, editor e scout online anche conosciuta come BookBlister sui social.
Un canale che consiglio sempre, perché vi dà un’ampia visione sul panorama editoriale e sulle difficoltà degli autori in generale, è quello di Sara Gavioli, editor freelance molto conosciuta sui social.
Tante altre informazioni interessanti riguardo al processo di scrittura e pubblicazione le trovate sul canale di Rotte Narrative.
In cosa consiste il self-publishing?
Per autopubblicarsi, pubblicando effettivamente da sé il proprio libro, servirebbero almeno un e-commerce e il file eBook. Se poi si vuole anche vendere il libro cartaceo ci vorrebbe una collaborazione con un servizio di stampa (online o meno) che provveda a stampare delle copie, però l'autore dovrebbe comunque farsi carico delle ulteriori spese di spedizione.
Troppo complicato? Per questa ragione esistono delle piattaforme specifiche, spesso gratuite, che si fanno carico di tutto il lavoro. Basta fare un account, creare il proprio libro – con l’utilizzo facile e veloce di un editor apposito, premere il pulsante “pubblica”, ed è fatta! Il libro verrà distribuito sulle vetrine dei negozi online più famosi e potrà essere venduto tramite il servizio print-on-demand (quando l’utente acquista il libro, esso viene stampato), guadagnando ogni mese una cifra in percentuale sul prezzo di copertina, sulla base delle effettive vendite.
Ogni sito di self-publishing fornisce anche dei servizi aggiuntivi, in genere a pagamento, come contatti con professionisti vari: editor, grafici, uffici stampa, librai, e così via in base alla piattaforma. Questi sono totalmente facoltativi, ma possono dare effettivo risalto all’opera se sfruttati nel modo giusto.
Ho preparato in questo post un elenco di 7 piattaforme che offrono, a modo loro, un servizio di self-publishing. Per ogni voce troverete informazioni generali, la reputazione del sito e, ogni tanto, qualche mia nota personale.
Amazon Kindle Direct Publishing
Amazon Kindle Direct Publishing è sicuramente il servizio di self-publishing più conosciuto e più utilizzato, perché uno dei più semplici e che crea maggiori sbocchi di vendita per il proprio libro. Si sa ormai, Amazon è la piattaforma di e-commerce dominante sul Web e per questa ragione il suo utilizzo dona diversi privilegi agli autori. Le stesse case editrici mirano a pubblicare i libri anche su Amazon, proprio perché è il servizio che consente una maggiore flessibilità e facilità nel raggiungimento di nuovo pubblico.
È un servizio così comune che persino Salvatore Aranzulla ha scritto qualcosa in proposito.
Si tratta di una piattaforma che consente di pubblicare gratuitamente i propri libri, sia in versione cartacea che in versione eBook, con l’unica limitazione che il formato del libro digitale sarà quello adatto per Kindle (.mobi), ma non preoccupatevi per questo: l’applicazione per leggere libri Kindle è scaricabile su qualunque dispositivo. Amazon KDP assegna automaticamente al tuo libro un codice ISBN gratuito.
La navigazione sul sito è davvero semplice, oserei dire a prova di scemo! L’editor di Amazon è decisamente comodo per chi non lavora molto sull’impaginazione e sulla cover dei propri libri, mentre per i professionisti può risultare anche noioso a causa delle inutili difficoltà nell’adattare la cover e l’impaginazione alle impostazioni dell’editor stesso*.
Giustamente, è possibile pubblicare solo contenuti di cui si abbiano i pieni diritti d’autore. Anche se il proprio libro è già stato pubblicato da un editore e possiede un codice ISBN esterno, c’è la possibilità di collegarlo nella scheda di KDP per creare la pagina del libro su Amazon.
Le tipologie di documenti pubblicabili sono: libri per bambini, fumetti, libri di cucina, diari, poesie, collane, libri di testo. Non è possibile invece pubblicare periodici o riviste.
KDP consente agli autori di mantenere i propri diritti sull’opera pubblicata, come la maggior parte delle piattaforme di self-publishing, perciò consentendo loro di farne quello che preferiscono, a differenza di ciò che avverrebbe pubblicando per un editore.
L’autore ha accesso diretto ai dettagli riguardanti il suo libro e può aggiornare l’edizione quando preferisce. Inoltre avrà la possibilità di modificarne la disponibilità su scala globale. Gli autori possono anche registrarsi a KDP Select, un programma di Amazon che consente di raggiungere più lettori e di guadagnare di più registrandosi gratuitamente.
Su Amazon KDP è possibile guadagnare il 70% di royalty non solo sulle vendite italiane, ma anche sui clienti dagli Stati Uniti, Canada, Gran Bretagna, Germania, India, Francia, Spagna, Giappone, Brasile, Messico, Australia e via dicendo.
Per maggiori informazioni consiglio di leggere direttamente la guida di Amazon KDP.
Inoltre, vi consiglio i video tutorial che trovate su YouTube, nel caso faceste fatica a capire come funziona il sito.
Reputazione di Amazon KDP
Ho cercato qualche informazione in più on-line provando a carpire quelle che sono state le impressioni legate a questo servizio. Darò spazio a qualche autore che ha espresso la propria opinione e poi vi dirò la mia.
Ho trovato interessante l’opinione di Sara Boero, che spiega in un video quali siano le ragioni per pubblicare o meno su Amazon KDP. Sara afferma che effettivamente pubblicando con una casa editrice per tutta la durata del contratto l’autore non avrà possibilità di scelta per la propria opera, perché avrà ceduto i diritti alla casa editrice in sé. Mentre con Amazon i diritti rimarranno nelle mani dell’autore stesso e nel caso venga notato da una casa editrice potrà scegliere se pubblicare con essa in futuro, ritirando la copia in distribuzione su Amazon e cedendo i diritti alla casa editrice. La ragione per cui si possa desiderare di pubblicare con una casa editrice – una di quelle vere – piuttosto che in self è collegabile all’idea che la casa editrice dovrebbe dare anche una serie di servizi all’autore: editing vario e correzione di bozze, promozione, pubblicazione e distribuzione del manoscritto. Investendo i propri soldi in quell’autore. Servizi che, pubblicando con Amazon, non si avranno, dovendo investire il proprio tempo e il proprio denaro per la promozione del libro.
Note: Mi trovo d’accordo con Sara, anche se devo ammettere che trovare un vero editore, soprattutto per gli autori emergenti, è difficilissimo a meno che non ci si sia già fatti notare in qualche maniera. Cosa intendo con “vero editore”? La stessa cosa che intende Sara nel suo video: una figura editoriale non truffaldina, che non pretende pagamenti da parte dell’autore per la pubblicazione della sua stessa opera, ma anzi che investe i propri soldi perché crede davvero nel progetto. Un consiglio spassionato, se la vostra unica opzione per pubblicare è di farlo con una di queste “persone” allora fatelo in self-publishing, che è meglio!
Qualche informazione in più sui meccanismi editoriali ve le potrà fornire un’altra Sara di fiducia, ovvero Sara Gavioli, editor freelance che tiene anche un bel canale YouTube su editoria e dintorni. In questo video in particolare dà 10 consigli agli autoeditori.
Storia continua ci insegna l’importanza delle parole chiave, i metadati, su Amazon. Spiega che «Amazon … tenta di replicare il modo in cui i clienti raggruppano i libri e come esprimono queste categorizzazioni durante la ricerca, aggiornando continuamente le proprie liste affinché si adattino ai gusti e agli interessi del momento. Così, ad esempio, per far rientrare il vostro libro nella categoria Fantascienza, Horror e Fantasy è necessario che tra i metadati appaiano le parole chiave: angeli, demoni, draghi, vampiri, alieni, orrore e magia; tutti termini generali che secondo Amazon utilizzano gli stessi utenti quando effettuano una ricerca per genere». Vi consiglio di leggere il suo post perché è molto interessante e sicuramente utile se avrete a che fare con questa piattaforma, perché più le parole chiave saranno efficaci e maggiore sarà la possibilità che qualcuno trovi il nostro libro in elenco.
Altra opinione interessante è quella di Fabiana Favalli, che sul suo blog Fabiana Is Writing spiega di aver aperto il suo blog per fare content marketing, in funzione della promozione del suo libro. In cosa consiste? Nel creare contenuti, attirando l’attenzione su un sito web/blog per acquisire più contatti e di conseguenza più possibili clienti che possono essere interessati ad acquistare i libri. Una strategia spesso vincente per gli autori che vogliano emergere.
Un ennesimo articolo che consiglio, perché divertente e perché spiega molte delle meccaniche – anche le più truffaldine – sfruttate dagli autori Amazon, è quello di Loredana De Michelis, che ci racconta la sua esperienza di pubblicazione dettagliatamente e con tono simpatico. Viene citato anche il blog di Francesco Crema, un autore esperto di self-publishing per imprenditori. Vi lascio qui anche questo link per ulteriori approfondimenti.
Note personali su Amazon KDP
Dopo questo marasma di informazioni ci tengo a lasciare anche una mia opinione personale sul servizio di Amazon KDP.
Ho iniziato a pubblicare i miei scritti nel 2015, perciò posso affermare di avere ormai qualche annetto di esperienza, anche se purtroppo non ho dedicato troppe attenzioni al sito in sé, ma mi sono concentrata su aspetti artistici o di marketing riguardanti i miei libri. Posso dire perciò di aver avuto una visione estremamente rilassata, molto lontana da quella che hanno spesso gli autori che si auto-pubblicano, desiderosi di ottenere tutto subito.
Il mio approccio con Amazon KDP è stato quasi naturale. Avevo sperimentato qualche piattaforma prima di scegliere in via definitiva quest’ultima, perciò ormai ero rodata sul suo funzionamento. Oltretutto ho iniziato pubblicando light novel scritte un po’ per sperimentare, un po’ per migliorare la mia scrittura. Mi sono presa del tempo, con gli anni, per approfondire vari aspetti legati al mondo dell’editoria e poi finalmente ho deciso di pubblicare il mio libro fantasy per ragazzi.
Perché ho scelto Amazon? Semplice: volevo avere il controllo. Un aspetto dell’editoria che mi ha sempre infastidita è la perdita del pieno controllo su ciò che si ha scritto. Se un giorno decidessi che non mi piace più quello che ho scritto e lo volessi scrivere in maniera diversa, aggiornarlo, correggerlo, senza troppe pressioni da parte della casa editrice e del pubblico? Mi piace condividere ciò che scrivo e che mi appassiona con altre persone, ma apprezzo anche il fatto di poter fare quello che voglio con quello che scrivo. Crescendo cambiano le nostre convinzioni d’altronde. Poi essere pubblicati con un servizio come questo ti dona più credibilità quando affermi che un determinato scritto è tuo, che ne detieni i diritti. Perciò se qualcuno decidesse di copiarti incorrerebbe in problemi e sarebbe passibile di denuncia per appropriazione di diritti non suoi. Trovo la pubblicazione su Amazon più comoda e più sicura che su qualunque altro sito web.
*Ho avuto spesso problemi a gestire i margini interni ai file di progetto. Volevo creare libri con immagini a filo di pagina, ma non ho potuto farlo a causa dell’editor eccessivamente semplificato. Il caso più frequente è stato quello di copertine con misure perfette e impaginazione adatta che però non venivano accettate dall’editor. Ho dovuto ricorrere a un escamotage tecnico per riuscire a pubblicarle. Tutto questo perché l’editor di Amazon KDP è eccessivamente semplice e quindi tende a semplificare i progetti un po’ più complessi.
Non ho guadagnato molto in questi anni, giusto qualche euro ogni tanto se qualcuno decideva di comprare un libro cartaceo, o qualche centesimo per gli eBook. Per guadagnarci, d’altronde dovrei concentrarmi molto di più sulla scrittura creativa e sul marketing. Purtroppo la mia multi-potenzialità me lo impedisce. Ci sono molti autori self invece che sono un chiaro esempio che da questo lavoro si possa guadagnare delle cifre non indifferenti, alcuni li ho recensiti altri sono in lista d’attesa e sarò felicissima di farveli conoscere.
In conclusione, Amazon KDP è una scelta tra tante, è vero, ma secondo me è la scelta più sicura. Come ogni scelta ha i suoi pregi e i suoi difetti, ma non ho dubbi sul fatto che i miei testi su Amazon siano in un posto sicuro. Il guadagno non è assicurato, ma avrete sicuramente la possibilità, un giorno, di farvi conoscere da qualche buona casa editrice, grazie al vostro lavoro. Almeno, questa è la mia speranza per molte delle piccole perle che passano dal mio blog e che spero vengano riconosciute un giorno.
Lulu
Lulu è un sito inglese di self-publishing con un’ampia offerta di formati cartacei ed eBook. Su Lulu si può pubblicare davvero di tutto: dai libri di testo, ai fumetti, riviste, photo book, year book e calendari. Si possono creare libri di ogni forma e dimensione, con tipologie di copertine a scelta e già questo è un dettaglio che rende il sito interessante. Ci sono anche i “pocket book” per dire, formato che mi piace tantissimo per via delle piccole dimensioni.
Il sito web è molto ben organizzato, comprende le anteprime dei vari formati cartacei, paragonati per dimensioni, e il materiale con cui sono fatti. Anche l’editor è semplice da utilizzare, forse anche più comodo di quello di Amazon se si ha già un progetto preparato con InDesign o Photoshop. Il sito fornisce infatti dei chiari template, specifici per questi programmi. Definirei Lulu un sito più adatto ai professionisti e agli artisti.
Si può scegliere la tipologia di account che si preferisce. Questa può essere: “Personal” crei le tue stampe unicamente per te e per i tuoi amici; “Publisher” vendi le tue stampe attraverso il negozio di Lulu e la Global Reach Distribution; “Business” crei stampe per il tuo business; “Academic” crei stampe di libri di testo con fini educativi. La piattaforma ti assegna un ISBN gratuito. Una volta che si inizia a creare il proprio libro si può addirittura scegliere se pubblicarlo direttamente sullo store online, oppure se crearlo in versione privata per stampare le copie da sé – potendo comunque modificare questo status in seguito. Delle caratteristiche che rendono il sito di Lulu davvero interessante e quasi magnetico per chi, come me ama creare prodotti cartacei.
Con Lulu si ottiene una percentuale di guadagno dell’80%, il sito trattiene solo il 20%. Anche in questo caso l’autore rimane titolare dei propri diritti d’autore.
Una volta creato il libro, se si desidera renderlo pubblico nello store, Lulu creerà una pagina di vetrina per il libro stesso – con un meccanismo similare a quello di Amazon.
Reputazione di Lulu
Clara D’Amico afferma, su Coffeewriting.it, che Lulu è la soluzione migliore per autopubblicarsi, perché è possibile dar vita al proprio libro e vendere le proprie copie in tutto il mondo senza spendere tanto. «Lulu offre un percorso intuitivo e professionale per creare, vendere e distribuire – in modo indipendente – le copie del proprio libro ovunque». Per la vendita si possono scegliere vari canali: Amazon, Barnes & Noble, Kindle, Nook, iBooks e ovviamente la libreria online di Lulu.
Secondo l’articolista di Repubblica.it Riccardo Bagnato, Lulu è piaciuto subito agli italiani, dal suo approdo nel nostro paese nel 2006. Non solo agli autori emergenti, ma anche a quelli ormai già affermati: «… Giuseppe Genna, nome conosciuto alla Mondadori, e romanziere a dir poco prolifico, che si è affidato a Lulu per produrre e vendere online il suo ultimo "Medium". Roberto Vacca, professore e conduttore Rai, che dopo aver pubblicato con Mondadori, Bompiani, Fabbri e Rizzoli, ha deciso di ripubblicare e vendere "Crude and Evil" in inglese su Lulu. E ancora: Maurizio di Bona, classe 1971, disegnatore per Beppe Grillo e Smemoranda e che su Lulu pubblica e vende "Scarabocchio Ergo Sum"».
Note personali su Lulu
Ammetto che il nome carino non è l'unico vantaggio di questa piattaforma. Mi è capitato di utilizzarla più volte per creazioni aldilà dei miei libri di narrativa e l'ho sempre trovata molto più comoda e professionale. L'editor è semplice da usare e non ti crea troppi problemi quando hai dei file creati direttamente su InDesign o Photoshop. Ho dato luce a dei bellissimi photo book personalizzati (e ovviamente mai pubblicati) sul mio spazio personale. Non crea problemi con i margini e questo è fantastico. Sicuramente continuerò a utilizzare Lulu anche per dei nuovi progetti.
Streetlib
Streetlib è una piattaforma gratuita che permette di distribuire in oltre 50 librerie i propri libri digitali, audio e cartacei con servizio print-on-demand – come molte piattaforme simili. Attraverso la dashboard del sito sarà possibile gestire facilmente le proprie pubblicazioni. Il servizio è facile e intuitivo. Il sito permette di ottenere gratuitamente un codice ISBN, come anche le precedenti, e garantisce un guadagno del 60% sul prezzo di copertina.
«Abbiamo costruito la più ampia rete di Distribuzione Digitale che ti consente di massimizzare il ritorno economico del tuo catalogo digitale. Gestiamo librerie online, biblioteche digitali e applicazioni di subscription e mobile-reading.» – annuncia il sito.
La piattaforma mette a disposizione degli autori un network di distribuzione globale fatto di librerie online e fisiche, applicazioni e servizi in abbonamento continuamente aggiornati. Il sito fa anche servizi di promozione a pagamento.
Streetlib dà la possibilità di pubblicare i propri audiolibri, gestendo tutto il processo di produzione del file audio. L’autore può scegliere se produrlo da sé, oppure se farlo con il partner del sito Narratore Audiolibri, composto da professionisti del settore e il cui prezzo è disponibile soltanto tramite preventivo. La distribuzione del prodotto poi avverrà tramite: Audible, Storytel, il Narratore Store, Google Play Books, BookBeat e molti altri canali. In questo caso la piattaforma rilascia l’80% dei guadagni all’autore.
Reputazione di Streetlib
Cercando un po’ online, mi sono resa conto che più persone, su forum e blog, lamentavano gli stessi problemi con l’assistenza del sito. Ciò mi fa supporre che non sempre sia delle migliori. Mi sono capitate opinioni contrastati, soprattutto da parte di persone che hanno avuto la possibilità di testare più piattaforme.
Sul blog Parole a caso, Diletta Tinti racconta la sua esperienza con Streetlib. Lo descrive come un servizio estremamente semplice e che non necessiti di particolari conoscenze tecniche. Secondo lei l’assistenza via mail è stata molto buona e ha ricevuto risposte rapide, cordiali e precise. Ha notato purtroppo una fastidiosa discrepanza di tempo tra la fornitura dei dati da parte degli store nazionali e di quelli internazionali, che le ha causato dei problemi a monitorare le vendite – problematica risolta invece su Amazon.
Come ci conferma il blog di Extraverginedautore.it la pubblicazione di un audiolibro richiede un certo investimento, di conseguenza anche quello sulla piattaforma di Streetlib. Perciò, in questo frangente, non si può parlare di servizio gratuito al 100%.
Note personali su Streetlib
Purtroppo non posso parlare bene della mia esperienza su Streetlib, innanzitutto perché è stata piuttosto breve e poi perché non mi ha creato pochi problemi. Una cosa molto vera è che la diffusione del proprio libro avviene a macchia d'olio, velocissima e su un enorme numero di piattaforme di e-commerce. Anche troppo! Quando ho deciso di migrare i miei libri su Amazon è stato un casino. Ho dovuto insistere più volte con l'assistenza del sito per eliminare dalla pubblicazione i miei manoscritti. Per diversi anni i miei libri su Amazon sono stati nascosti dalle pagine "fantasma" del libri che avevo pubblicato su Streetlib, ma che ormai ovviamente erano stati ritirati dalla pubblicazione e quindi non esistevano più. Vi consiglio di ponderare la scelta di pubblicare con loro, perché una volta che lo farete troverete davvero i vostri libri dappertutto e non saprete più come risolvere la situazione nel caso voleste fare un passo indietro.
Youcanprint.it
Youcanprint.it è un sito di autopubblicazione. Esso concede all’autore un codice ISBN gratuito e il 70% dei guadagni sul prezzo di copertina. È possibile pubblicare il proprio libro in più di 30 store e in più di 4.500 librerie fisiche. Inoltre grazie al servizio Priority il libro apparirà come primo nelle posizioni in Amazon. Con il servizio Youcanprint Plus le spedizioni sono gratuite. Anche qui abbiamo l’opzione di creazione del proprio audiolibro, secondo le stesse modalità viste su Streetlib.
Si tratta di un sito che fornisce una varietà di servizi ampissima. Tra il classico servizio di autopubblicazione, i classici servizi a pagamento o meno messi a disposizione dell’autore – editing vario, grafica, audiolibri, ecc. – e i servizi di distribuzione. Non vi si trovano solo servizi per autori, ma anche per case editrici e librai. Non ho mai visto una tale quantità di servizi su un sito di self-publishing.
Il sito offre possibilità di promozione dei manoscritti negli store fisici, offrendo dei servizi ai librai, che possono guadagnare il 40% sul prezzo di copertina, iva inclusa e, se hanno l’abbonamento a Youcanprint Plus, ricevono i libri senza pagare le spese di spedizione. Sarà possibile ricevere gratuitamente i libri più adatti alla libreria, rendendoli gratuitamente ogni 6 mesi e pagando solo le copie effettivamente vendute ogni 30 giorni con fatturazione automatica. Il servizio organizza le presentazioni, affitta spazi e sfrutta le opportunità di mercato per capire quali libri sarebbero venduti più facilmente.
Reputazione di Youcanprint
Donato Cornovaglia definisce Youcanprint “… la migliore piattaforma di self-publishing (anche di Amazon)”. Lo conferma come uno dei servizi più convenienti perché ha avuto modo di sperimentare un rapporto più umano costante ed efficiente, la piattaforma “rende profittevole la tua attività da scrittore”. La community del sito appare abbastanza affiatata e in essa si celano anche autori non di poco conto. La pubblicazione è completamente gratuita e molto semplice. Inoltre Youcanprint rende semplice anche la distribuzione nelle librerie. L’unica pecca è che le librerie fisiche, soprattutto quelle non di catena, spesso hanno dei pregiudizi riguardo al self-publishing, perciò i libri potrebbero non trovarsi “a prescindere” in libreria.
Storia continua ha intervistato Alessandro De Giorgi, amministratore di Youcanprint.com. Queste sono le ragioni per cui secondo lui un autore dovrebbe scegliere questa piattaforma: «Prima di tutto per il prezzo dei nostri servizi che non hanno paragoni, e poi per il rapporto diretto che l’autore ha con una vera redazione editoriale. Per scelta, infatti, abbiamo deciso di non utilizzare sistemi di impaginazione automatica ma abbiamo puntato tutto sul rapporto diretto. L’autore viene quindi affiancato, consigliato, “coccolato” da un team di esperti che trasformano un manoscritto in una vera opera editoriale… Youcanprint, infatti, è una vera casa editrice. Un’opera viene pertanto realmente pubblicata e diventa acquistabile sul nostro sito, sui principali bookstore come ibs.it o amazon, addirittura su ebay dove abbiamo creato un negozio ad hoc, ma soprattutto è ordinabile da qualsiasi libreria sul territorio italiano. Nessun altro servizio offre così tanto... Se a questo aggiungiamo il fatto che offriamo tutti i servizi per la cura e la promozione dell’opera dopo la pubblicazione, l’autore non dovrebbe avere più dubbi. Dotarsi di un ufficio stampa che promuove il proprio libro, fare l’editing della propria opera, pensare e diffondere il booktrailer o addirittura rendere disponibile il proprio libro su iphone o ipad, sono tutti servizi che solo Youcanprint può offrire».
Secondo altre testimonianze però non sarebbe più possibile recedere dal “contratto” una volta che si scelga di togliere il libro dalla pubblicazione. Per questa ragione sono arrivata alla conclusione che Youcanprint sia più considerabile come una casa editrice dai prezzi formidabili, piuttosto che una piattaforma di self-publishing, sulla quale dovrebbe essere facile e veloce ritirare il proprio libro dalla pubblicazione.
Piccolo aggiornamento da parte di YCP (ott 2023):
il servizio di vendita per le librerie è al momento in solo conto assoluto, senza quindi possibilità di reso, ma stanno lavorando per attivare il conto deposito.
Inoltre, non essendo una casa editrice e non avendo alcun vincolo di esclusiva, si potrà recedere semplicemente inviando una mail.
Kobo Writing Life
Kobo Writing Life è il servizio per il self-publishing specifico della piattaforma di Kobo, dalla fama quasi eguagliabile a quella di Amazon KDP.
Anche questo servizio risulta semplice da utilizzare e dopo la creazione pubblica il libro entro 72 ore sullo store di Kobo. Il libro sarà disponibile finché l’autore lo vorrà. Pubblica però unicamente i libri digitali, eBook.
Esattamente come con Amazon KDP, l’autore detiene i diritti del suo manoscritto, imposta i prezzi e gestisce le promozioni. Grazie alle partnership di Kobo, il libro sarà disponibile negli store online di più di 190 paesi. Si avranno inoltre statistiche dettagliate sulle vendite, con aggiornamenti in tempo reale.
Purtroppo la maggior parte dei servizi per gli autori sono ancora disponibili solo in lingua inglese.
Reputazione di Kobo Writing Life
Radioscrivo riporta in una puntata del suo podcast – che consiglio caldamente perché tratta l’autopubblicazione a tutto tondo – la sua esperienza con Kobo. È entrato fortunatamente in contatto con Lucia Zitelli, la manager italiana di Kobo Writing Life, e ha potuto intervistarla (vi lascio il link all’articolo per i dettagli).
A quel punto ha voluto togliersi lo sfizio di pubblicare anche su questa piattaforma ed ha fatto un tentativo. Su Kobo si può richiedere di partecipare a delle promozioni in determinati periodi dell’anno, per le quali si può essere selezionati. Tentar non nuoce, perciò. La promozione funziona che si deve cambiare il prezzo in base ad essa, impostando manualmente lo sconto da ad a. Lui ha effettuato questo test contemporaneamente alla promo natalizia Kindle Unlimited di Amazon. Alla fine, controllando sulla homepage di Kobo, dopo un po’ venivano fuori i suoi libri, più o meno nella 4° pagina. La sua esperienza è stata apprezzata, perché ha sentito delle persone vere nella redazione di Kobo, piuttosto che un semplice algoritmo, ma le vendite sono state comunque abbastanza scarse per due settimane di pubblicazione. Radioscrivo ha fatto questo test per concludere che su Kobo abbiano delle enormi potenzialità, ma ancora queste non sono state sviluppate pienamente. Ci sono dei programmi e servizi interessanti – ad esempio uno che non paga per pagine lette, ma per tempo di lettura – che però non sono ancora attivati in Italia.
Una piccola chicca che ho tratto dal blog di Kobo Writing Life è questo articolo su Scriptagram, riguardante l’uscita su KWL di Saga: La ragazza di Woodenvale, il libro che sto leggendo in questo periodo. Ho trovato formidabile che una realtà italiana così giovane abbia trovato i suoi spazi nel blog di Kobo. L’intervista a Tiziano Ottaviani è molto interessante, ve la consiglio: tratta del genere fantasy, del libro, di scrittura e della nuova piattaforma di Scriptagram.
Ilmiolibro.it
Ilmiolibro.it è un sito di self-publishing italiano e, come gli altri, ha un servizio di stampa on demand offre tutte le risorse per creare il proprio libro e per pubblicarlo, la distribuzione e il marketing del libro. Inoltre offre servizi editoriali, guide alla scrittura e concorsi letterari. Il sito ha introdotto di recente anche la possibilità di registrare un ISBN gratuito.
Pubblicare con Ilmiolibro.it è un po’ più complicato rispetto che con altri siti a causa dell'interfaccia più ostica.
Ha una bella vetrina in homepage, con carrellate lunghissime di libri pubblicati sulla piattaforma. Il sito ha oltre 30 mila libri in catalogo e ben 300 mila iscritti al sito.
Sono offerti anche degli sconti per la stampa dei libri: da 20 copie in su lo sconto può arrivare fino al 40%.
Il sito promuove i libri anche con articoli sul giornale online di Repubblica.it, il più grande network di news italiano.
Reputazione di Ilmiolibro.it
Francesco Fracassi, autore di La Feltrinelli scrive, «L’avere di fronte giudizi anche contrastanti fra loro da parte dei lettori mi ha dato l’idea che il web può rappresentare un luogo di incontro e di confronto in cui ognuno può esprimere il proprio giudizio su quello che legge in modo libero e democratico. Un’enorme piazza virtuale».
Ci riporta le sue esperienze con la piattaforma Gianluca Riboni. I pro sono che i tempi di stampa e consegna dei libri sono brevi: vengono consegnati in circa 3 giorni. C’è inoltre un’ampia varietà di scelta di formati ed è possibile personalizzare tutto. Inoltre Ilmiolibro.it dà un po’ di visibilità su La Feltrinelli, pagando un po’ di più. I contro invece sono che sul sito si ha una scarsa visibilità perciò non bisogna aspettarsi grandi risultati. Il libro appena pubblicato rimane visibile in prima pagina, ma poi viene sepolto da tutti gli altri. Ilmiolibro.it ha anche una scarsa visibilità sui motori di ricerca. L’interfaccia del sito è più difficile da utilizzare e l’assistenza clienti non è in grado di offrire un valido supporto tecnico. In conclusione, secondo Gianluca: «Se vuoi stampare un libro di ottima qualità e distribuirlo tra amici e conoscenti, ilmiolibro.it è il servizio che fa per te».
Lampi di stampa
Si tratta di un servizio di print-on-demand. Il libro verrà pubblicato con Lampi di stampa, casa editrice del Gruppo Messaggerie. Si occuperà anche del deposito legale del libro. Da contratto «l’Utente è interessato a cedere a Lampi di stampa i propri diritti sull’Opera e Lampi di stampa è interessata a divenire editore dell’Opera ed a pubblicarla in modalità print on demand (stampa surichiesta), dopo le valutazioni ed alle condizioni di cui al presente contratto». Quindi LdS agirà più come una casa editrice, che come un servizio di self-publishing.
Pubblicando su questa piattaforma è possibile raggiungere più di 4000 librerie e dei migliori e-commerce di libri. Inoltre, pagando un plus di 75€, più IVA, l’autore entrerà nella collana TiPubblica del catalogo della piattaforma, potendo usufruire di vantaggi esclusivi. Lampi di stampa assegna un codice ISBN ai libri pubblicati.
Come con Lulu, la piattaforma consente di creare il libro anche solo per stamparlo per usi personali. I guadagni vanno dal 5% al 30% sul prezzo di copertina.
Per maggiori informazioni sul pacchetto di pubblicazione esiste questo articolo. Mentre qui trovate il contratto di edizione.
Reputazione di Lampi di stampa
Softwareparadiso.it scrive che, tramite Lampi di stampa, è possibile pubblicare il proprio manoscritto senza contributo, ma con l’obbligo di acquisto di almeno 20 copie del libro stesso, a prezzo ridotto. La natura ibrida di questa “casa editrice” è la ragione probabilmente del fatto che sono stati pubblicati con essa poco più di 1000 libri (quanti ne pubblica Lulu in un giorno). Inoltre i resoconti dei guadagni vengono inviati solo su richiesta e bisogna pure insistere. Cosicché l’esordiente si ritrova con 20 copie a casa e con le uniche copie che riesce a vendere lui infine distribuite. Per quello che riguarda le copertine, è possibile scegliere un unico formato e una manciata di colori. Sul fronte una foto e un testo più che anonimi e non parliamo del retro. Per quel che riguarda il trasporto, esso è eseguito direttamente dallo stampatore, perciò è come se l’autore fosse attivo presso di esso. In totale, per ottenere 20 copie di un libro di 300 pagine si spenderebbero almeno 240€ e quindi per pubblicare. Un libro che non sarà mai visto da nessuno. Anche per controllare il libro prima della stampa bisogna pagare. In ultimo ci consiglia: «Molto meglio non spendere quattrini per un'illusione e servirsi di altri [siti di self-publishing] che, oltre a fornire un servizio migliore e più rapido, non ti chiedono l'acquisto nemmeno di una sola copia».
Note finali
Leggendo svariati articoli, ho avuto modo di individuare anche altre due piattaforme di self-publishing: Pixalib e Frenico. Ho trascorso ore a cercare i siti legati a queste realtà, trovando soltanto articoli di blogger e autori che parlano di aver pubblicato con loro. Per il resto il nulla assoluto.
Suppongo che queste piattaforme siano ormai morte e sepolte, con siti venduti o chiusi e che perciò risultino introvabili.
Altri servizi
Constatando che spesso i blogger parlano di determinati servizi in modo errato, in questo caso riferendosi a servizi di self-publishing inesistenti, ho raccolto alcuni dei siti che vengono citati più spesso e fatto qualche ricerca in più sulla loro reale funzione.
Si tratta di servizi utili sì agli autori, ma in realtà non solo.
Books2Read
Books2Read è un servizio gratuito, di Draft2Digital piattaforma per autopubblicazione straniera, che offre la possibilità per gli autori di creare un Link Universale per il proprio libro (Universal Book Link) e di ottenere Notifiche riguardanti i nuovi libri degli autori che seguiamo. Attraverso il Link gli autori possono indirizzare i lettori permettendogli di selezionare velocemente il loro bookstore online preferito. Un Universal Book Link può tenere traccia della posizione di un libro in tutti i principali negozi.
«Books2Read acquisisce alcuni metadati chiave dal link che hai fornito (titolo, nome dell'autore, immagine di copertina), quindi setaccia tutte le principali librerie alla ricerca di corrispondenze. Se riusciamo a trovarli, li assoceremo automaticamente al tuo nuovo Universal Book Link»
È un servizio che risulta molto utile quando il proprio libro è situato su diverse piattaforme e può risultare ostico a un lettore trovarlo esattamente sulla piattaforma che gli interessa.
AZEROprint, Pixartprinting e Vistaprint
AZEROprint, Pixartprinting e Vistaprint sono dei servizi online di stampa. Tramite questi siti è possibile stampare – per sé stessi, o per dei regali – una grafica, un libro, una rivista, un calendario, un photo book o qualsiasi tipo di stampa si desideri. È un servizio più libero, però non consiste nella pubblicazione sulle piattaforme di vendita online.
Note: personalmente ho provato Pixartprinting e Vistaprint e consiglierei il secondo per la velocità e precisione con cui si riesce a progettare le stampe. Su Pixartprinting, purtroppo, non ho avuto pochi problemi con l’assistenza e la stampa in sé.
Questi sono i siti che ho scovato grazie alle mie ricerche. Ne conoscete altri di interessanti, o avete altre informazioni sui qui presenti? Nel caso scrivetelo in un commento qua sotto!
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