"Piccolo Mondo ", di L.G. Hermit – Recensione
- Maggie
- 4 apr
- Tempo di lettura: 5 min

Mi sono approcciata a Piccolo Mondo, di L.G. Hermit, da diverse prospettive. La mia passione per le fiabe e i racconti per ragazzi si è sposata bene con questo progetto, del quale vado fiera. Lavorando alle grafiche interne ed esterne al libro, sono riuscita ad avere un assaggio dell’atmosfera del romanzo ancor prima di leggerlo. Devo dire che le illustrazioni di Hwuanhi Choi sono l’accompagnamento perfetto per una storia fantastica, che parla di crescita e di metamorfosi, letteralmente.
Piccolo Mondo è un romanzo di formazione la cui protagonista è Susy, una ragazzina emarginata e propensa all’asocialità. La sua ossessione per gli insetti sarà un motivo ricorrente in tutto il libro, anche perché a un certo punto la protagonista avrà modo di scrutare il mondo attraverso gli occhi di una formica.
Fuori dal formicaio i colori della natura abbagliarono Susy. Immersa in un mare di verde, osservava il mondo con gli occhi di un insetto. Madre Natura indossava una veste dalle sfumature invisibili all’occhio umano. Forse, in precedenza, la percezione di Susy, offuscata dallo smog, e contenuta dai cinque sensi umani, era limitata.
Il libro parla di argomenti molto delicati come il bullismo e del suo influsso sulla personalità di Susy. Attraverso le spoglie di una minuscola formica, lei ha modo di sperimentare per davvero ciò che ha sempre avuto paura di vivere da umana: la sua socialità.
Ho trovato molto affascinante come, anche se narrato con chiarezza e nei toni dolci tipici di una storia per ragazzi, dietro alle righe del racconto sembri esserci molto di più.
Il personaggio che reputo la chiave del racconto è Lily, un’apetta con un’ala malformata, dolce e coraggiosa, ma terrorizzata all’idea di fallire e di non piacere alle altre api.
“Non posso essere d’aiuto al mio alveare come vorrei, sono un’ape difettosa… ma che ci posso fare se sono nata rotta?”
La mia sensazione è stata che Lily fosse la manifestazione della depressione di Susy. La paura di non essere mai all’altezza delle aspettative, di essere quella sbagliata in un mondo di giusti. Non facciamo in tempo ad affezionarci al personaggio dell’apetta, che quest’ultimo viene riassorbito dalla natura stessa. Ed è proprio in questo momento che Susy può evolvere per davvero. L’abbandono alla dura realtà, alla “metamorfosi” è ciò che le permetterà di crescere. La morte di quella parte di sé.
Nel formicaio Susy riflette tutti quelli che sono i suoi problemi da umana, però trova anche qualcuno volenteroso di sostenerla nella sua individualità, ovvero la formica Selvyn. Sarà per lei un grande amico e sostenitore, e le darà la forza di metabolizzare ciò che la circonda e di andare avanti.
Il clima militaresco che si respira nel formicaio è proprio ciò di cui lei ha bisogno: le regole che la fanno sentire al sicuro. Protetta dalla natura selvaggia, protetta da tutto ciò che avveniva a scuola.
“Sto creando una foglia sonora”, rispose Selvyn. Ne prese i lati e cominciò a piegarla con gesti precisi, in modo così veloce che Susy faticò a seguirlo con lo sguardo. “Ci permetterà di comunicare con gli altri e di far loro sapere dove ci troviamo, in modo che possano venire ad aiutarci”.
La “foglia sonora” è un elemento fortemente simbolico all’interno della storia. Non solo perché in qualche modo collegherà il mondo umano con quello delle formiche verso la fine, ma anche perché è il primo dono del suo amico: uno strumento che lei potrà utilizzare quando si sentirà in pericolo, come un amuleto.
Selvyn è tutto ciò che Susy vorrebbe essere: preparata, gentile, saggia, gradevole e apprezzata da tutti.
La protagonista all’inizio proverà a utilizzarlo più volte, fallendo, proprio in una situazione in cui non avrebbe dovuto fallire. In una scena in cui tutte le sue peggiori paure si manifestano.
Rimanere sola, emarginata, in una società che non approva quelle come lei, che le lascia indietro, le disprezza e le bullizza.
La magica “foglia sonora” fallirà e questa esperienza insegnerà a Susy l’ineluttabilità della natura e della morte. Capirà che per sopravvivere dovrà imparare a fidarsi degli altri, ma in primis di sé stessa. Che tutti possono sbagliare.
“Vivere comporta rischi, è vero. È tutto un casino, ma possiamo comunque essere orgogliosi, ridere dei nostri problemi, sdrammatizzare o imparare dai nostri errori e da quelli altrui. La vita non cambia da sola, siamo noi i primi a doverlo fare, iniziando con l’aprire la mente a nuove possibilità.”
Nel periodo che Susy trascorre come formica ha modo più volte di rivivere disagi legati alla sua vita umana e di affrontarli di petto, come bestie selvatiche, uno alla volta.
Ho avuto la fortuna di seguire anche la live di Scripta che ha ospitato l’autrice L.G. Hermit. È stato molto bello poter ascoltare il romanzo raccontato da un’autrice in gamba e con le idee estremamente chiare.
Leggendo la sua biografia in fondo al libro ho anche avuto la sensazione che nel racconto abbia incluso parte della sua vita.
Il nome stesso “eremita” fa pensare che in lei ci fosse fin dall’inizio un po’ di Susy.
In conclusione, Piccolo Mondo è un libro apprezzabile, adatto a un pubblico molto ampio e in grado di esprimere un’ampia varietà di emozioni per chi sa leggere tra le righe. L’espressione più intima dell’autrice, che ci insegna a non mollare e ad avere sempre rispetto per la nostra individualità. Vivere come una formica potrebbe sembrare alienante, ma forse è quello che ci vuole davvero per rendersi conto di quanto il singolo possa fare la differenza. Anche quella piccola ape con un’ala malformata viene rispettata e amata dal suo alveare.
TRAMA di PICCOLO MONDO: L'AVVENTURA NEL PRATO
Susy ha tredici anni, ama la natura e sta realizzando il suo primo documentario sugli insetti.
Questi hobby, però, non suscitano l’interesse dei compagni di scuola, che finiscono per escluderla e farla sentire incompresa.
Dopo una giornata andata storta, la vita della bambina cambia… letteralmente! Quando si sveglia trasformata in formica dovrà darsi da fare per tenere testa al Sergente Capo del plotone e proteggere il formicaio, la sua nuova casa. Aiutata dal compagno Selvyn e da altri insetti, Susy instaurerà delle nuove amicizie in grado di farla crescere e donarle degli importanti insegnamenti di vita.
“Piccolo Mondo: L’Avventura nel Prato” fa riscoprire nei piccoli e grandi lettori il valore dei sentimenti e dei legami affettivi, l’importanza delle responsabilità e della comunicazione con gli altri.
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