Mi capita spesso di cercare storie che mi permettano di tornare bambina, per questo libri come Sir Blake nel Regno dei Sidhe sono una compagnia immancabile. Ho iniziato la lettura di questo fantasy per ragazzi illustrato con buone aspettative, che non sono state deluse. Anzi, mi ha sorpresa in positivo.
Ci tengo a sottolineare che Lorenzo Iero è un ottimo scrittore: si vede che dietro ai suoi racconti c’è del profondo studio, che ama parlare ai giovani e i suoi personaggi li sente nel profondo, hanno cuore.
Fin dall’inizio capiamo non essere un fantasy per ragazzi qualunque, perché il piccolo protagonista, Blake, a causa di una malattia ha subito l’amputazione del braccio destro. È un bambino tormentato, per la sua menomazione, ma anche e soprattutto per l’ambiente che lo circonda. Bullizzato a scuola e privo di fiducia nel prossimo, Blake si rifugia nel disegno, la sua unica arma contro il mondo. Quand’ecco che, tramite l’intervento del folletto Malambruno, il bambino viene catapultato in un’avventura fantastica e, sicuramente, non priva di pericoli.
Trovo molto bello il modo in cui, nel mondo dei Sidhe, il protagonista riesca a tirare fuori il suo coraggio. Magari può sembrare inizialmente che la sua forza derivi dalla sua capacità di soggiogare gli animali, quando in realtà ciò che lo spingerà davvero a crescere sarà l’amicizia con l’elfo Eneas. La paura di perdere i suoi amici è la ragione principale che spinge Blake a sfruttare il suo potere. La sua vera forza è il legame che crea con loro.
Ho amato la scrittura dei personaggi, così semplice e allo stesso tempo calorosa. Spesso le scene con Blake ed Eneas mi scaldavano il cuore.
Lorenzo ha saputo donare al racconto un timbro molto introspettivo, tanto che l’immedesimazione nel protagonista risulta immediata.
In alcuni punti forse il libro si è dilungato un poco in descrizioni. Ho notato ad esempio la tendenza dell’autore a dare più importanza al viaggio in sé, che agli avvenimenti di trama. Questo potrebbe essere letto anche come un tentativo di creare maggiore empatia nei confronti dei personaggi, ammetto che non mi è dispiaciuto. Spesso tendiamo a dare troppa importanza al ritmo di un racconto, prediligendo una storia veloce e ricca di colpi di scena. Non sappiamo più fermarci e goderci il momento.
Si può dire un libro tranquillo, adatto ai ragazzi e agli adulti amanti di atmosfere delicate, non troppo conflittuali e cariche di fantasia.
Lo scopo del racconto è facilmente intuibile: spiegare ai bambini portatori di disabilità che sono adeguati, che anche loro possono fare la differenza nel mondo se lo desiderano.
Non importa se ci manca qualcosa, ciò che conta è quello che sappiamo trovare lungo la nostra strada. Il viaggio, è ciò che di più bello possiamo vivere nel tempo che abbiamo in questo mondo.
«Uno stupido braccio sacrificato in cambio della tua vita mi sembra un ottimo compromesso».
Mi dispiace solamente di non essere riuscita a imparare molti nomi, essendo spesso legati al folklore del Galles. Gwyn ap Nudd, Cwn Annwn o Y Ddraig Goch, mi hanno reso la lettura più difficile. Credo però che lo studio accurato della mitologia gallese da parte dell’autore sia il suo cavallo di battaglia. Bello il modo in cui è riuscito a gestire le varie figure leggendarie creando qualcosa di nuovo e affascinante, a modo suo.
Vi consiglio caldamente la lettura di questo libro. Sono tentata di continuare con il seguito, Sir Blake e la maledizione dell’elfo oscuro. Adesso devo scoprire come va a finire!
«Malambruno ti avrà spiegato che noi siamo soliti invitare qui i bambini del tuo mondo come ospiti graditi, per permettere loro di tramandare l’esistenza del nostro popolo attraverso le esperienze e le testimonianze di cuori puri».
TRAMA di SIR BLAKE NEL REGNO DEI SIDHE
E se un bel giorno un folletto apparisse sul davanzale della vostra finestra e vi invitasse a seguirlo in un regno magico? È proprio quello che capita a Blake Caldwalader, un ragazzino di undici anni che si ritrova catapultato all’improvviso nel Regno dei Sidhe, in qualità di “osservatore”. Tra sirene, elfi, fate e draghi Blake vivrà l’avventura più incredibile della sua vita e realizzerà che anche chi ha un handicap può arrivare a compiere grandi imprese.
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